Mercatini di Natale e Presepe di Greccio

Il Borgo del Natale

Il Mercatino di Natale di Greccio ed il Presepe Vivente di Greccio
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Mercatini di Natale e Presepe a Greccio - Date 2024

Impossibile non averne sentito parlare. La sua fama si è diffusa in lungo e in largo. Si tratta di Greccio, dove San Francesco realizzò il primo presepe nel 1223, aiutato dal castellano del paese Giovanni Velita.
Il desiderio di Francesco di rievocare la nascita di Gesù era cresciuto dopo aver visitato la Palestina, Greccio gli ricordava Betlemme, così decise di festeggiare qui la vigilia di Natale.

Se ti trovi a Greccio, pianifica una visita anche ad Assisi e a Gubbio con il suo albero di Natale più grande del mondo, che si trova a meno di 2 ore di distanza.

 

Greccio Mercatini di Natale e Presepe 2024

Dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025 Date confermate

Greccio, uno dei borghi più belli d’Italia, gemellato con Betlemme, un piccolo gioiello della Valle Santa di Rieti e uno dei luoghi simbolo della tradizione francescana dove San Francesco d’Assisi, ottenuta l’autorizzazione di Papa Onorio III. Qui celebrò nella notte di Natale del 1223 il primo Presepio della storia. L’appuntamento con i Mercatini di Natale è fissato dall’inizio di dicembre fino al 6 gennaio con la collaudata formula delle casette di legno e con decine di espositori: artigianato, presepi artistici, idee regalo, prodotti tipici; e visto che il Natale si celebra anche a tavola, gli stand gastronomici faranno da cornice al bellissimo borgo medioevale di Greccio completamente ristrutturato.
  • Data di apertura
    30 novembre 2024
  • Data di chiusura
    6 gennaio 2025
  • Orari di apertura
    Dalle 10:00 alle 18:00
  • Dove
    Centro storico

Tutte le date della XXV Mostra Mercato – Artigianato e Oggettistica per il Presepe

30 novembre – 1 dicembre 2024
6 – 7 – 8 dicembre 2024
14 – 15 dicembre 2024
Dal 21 al 31 dicembre 2024
1 – 3 – 4 – 5 – 6 gennaio 2025

Dalle ore 10:00 alle 18:00 – Ingresso libero

La storia del Presepe di Greccio

Nel 1223 San Francesco d’Assisi scelse l’umile borgo montano di Greccio, affacciato sulla vallata reatina, per commemorare la nascita di Gesù.

Francesco chiese al castellano e amico Giovanni Velita di scegliere una grotta, dove aveva progettato di costruire una mangiatoia e di portare un bue e un asino. Secondo le biografie del Santo, all’interno della mangiatoia apparve un bambino durante una funzione e Francesco lo prese in braccio. Ogni anno durante il periodo natalizio si rievoca questo “miracolo” sotto il castello del paese.

Il Santo voleva che la gente comune, che non era entrata in contatto con gli insegnamenti cristiani, comprendesse il mistero della nascita di Gesù.

Greccio, che al tempo era un comune povero vicino a Rieti, ebbe il privilegio di assistere alla prima rievocazione della Natività con la partecipazione attiva di tutta la popolazione che seguiva gli annunci degli araldi, inviati da San Francesco a proclamare l’evento che stabilì Greccio come punto di riferimento per l’intera fede cristiana.

Da allora Greccio è senza dubbio un patrimonio mondiale della fede e della cultura. Ha tutelato il diritto di nascita del simbolo dell’aspirazione dell’umanità alla fraternità e alla pace, superando tutte le differenze di razza, religione e lingua, quelle in termini di ideali, di cultura così come tutte le barriere fisiche.

Cosa vedere a Greccio

L’antico borgo medievale si trova a 18 km da Rieti, arroccato alle pendici del monte Lacerone, a 705 metri sul livello del mare. Il suo fascino è ben conservato e riecheggia l’atmosfera dei tempi passati. L’antico borgo medievale conserva ancora la sua struttura originaria: un “castrum” fortificato risalente all’XI secolo di cui è ancora visibile il fulcro principale, il Castello

Da Greccio si gode la vista sul magnifico bosco di querce circostante. Ancora visibili in questo borgo medievale sono parte della pavimentazione dell’antico castello e tre delle sue sei torri.

Sui detriti delle torri crollate fu eretto il campanile nel XVII secolo. Accanto al campanile sorge la chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo, ricavata da una porzione del castello e adornata con opere del XV-XVI secolo.

Da visitare è la piccola cappella dedicata a San Francesco. Si trova a 1.205 metri sul livello del mare e offre un’ampia vista sulla Valle Santa Reatina. Nelle giornate particolarmente limpide la vista si estende fino alla cupola della Basilica di San Pietro a Roma.

Un’altra straordinaria caratteristica del territorio è la rete di sentieri di 20 chilometri che si snoda nella natura incontaminata. Uno dei sentieri conduce al rifugio “Cappelletta”, a 1.200 metri sul livello del mare, dove si stabilì San Francesco d’Assisi quando arrivò a Greccio nel 1209, e alla “Fonte Lupetta“, una sorgente di acqua minerale terapeutica che funge da parco per picnic e campi scout.

Gli elementi socio-culturali più interessanti del borgo medievale sono il Sentiero degli Artisti e il Museo dei Presepi

La chiesa di San Michele Arcangelo a Greccio
Credits: visitgreccio.com

Il Santuario di Greccio

Conosciuta come la Betlemme francescana, il santuario è un imponente complesso architettonico che si aggrappa alla nuda roccia.

Il nucleo originario del santuario è la Cappella del Presepio, edificata nel 1228, anno della canonizzazione di San Francesco. La cappella sorge sopra la grotta dove, la vigilia di Natale del 1223, San Francesco, rievocò per la prima volta la nascita di Gesù nella storia di cristianesimo, stabilendo così la prima rappresentazione della natività. La cappella è una grotta scavata nella pietra, con volta semicircolare.

La nuda pietra dove il Santo depose il simulacro di Gesù è visibile sotto l’altare in stile moderno, mentre sulla parete di fondo si trova un bell’affresco di scuola giottesca. Le sue due scene rappresentano la Natività a Greccio e la Natività a Betlemme, con la Vergine Maria che allatta Gesù. Nella lunetta è raffigurata Maria Maddalena, protettrice degli eremiti.

Il Santuario Francescano di Greccio
Credits: visitgreccio.com

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Un viaggio breve ma intenso che unisce la bellezza naturale della Valle Reatina al fascino dei santuari francescani e la ricchezza culinaria della Sabina.
Informazioni e disponibilità

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