L’albero di Natale, albero di Vita.

Il simbolo dell’albero di Natale è antichissimo ed è sicuramente precedente alla tradizione della decorazione dell’ abete per le festività di Natale.

Secondo alcune tradizioni l’origine dell’albero di Natale è da far risalire addirittura all’Albero della Vita, del Bene e del Male, presente nel giardino di Eden.

Forse così si va un po’ troppo indietro nel tempo, è indubbio, però, che il simbolo dell’albero come portatore di vita sia un elemento presente in tutte le culture più antiche. Il Natale, come festa della nascita e della vita è fortemente legato a questo concetto.

L’albero in inverno

La peculiarità più importante dell’ albero di Natale è di essere un elemento “vivo” in un periodo dell’ anno generalmente ”morto”. Se infatti gli alberi della cuccagna sono tipici del periodo primaverile, quando la natura rinasce, l’idea di un albero decorato in pieno inverno è piuttosto originale.

Non è un caso che i primi alberi fossero decorati con cibo, fiori e candele, tutti simboli legati alla vita e facilmente riconducibili al passaggio dal buio alla luce. Il concetto è quello del periodo del solstizio d’Inverno, quando viene, per l’appunto celebrato il Natale.

Dall’Estonia all’Alsazia

La prima notizia di albero “di Natale” si ha a Tallin, Estonia. Qui nel 1400 veniva eretto un albero intorno a cui ballavano i giovani non ancora sposati. Di nuovo torna la simbologia dell’ albero e della vita.
In Germania, intorno al 1570, a Brema, si parla di un albero decorato, mentre a Riga una targa sancisce il primato di primo albero di Capodanno nel 1510.

Siamo intorno al 1600 quando in Alsazia l’albero di Natale da elemento pubblico, si trasforma in una tradizione privata. Intorno al 1600 gli alsaziani portano degli alberi nelle case signorili per decorarle: fa la sua apparizione per la prima volta l’Abete!
Le decorazioni sono semplici e simboliche: fiori di carta, frutti, biscotti, ninnoli. L’albero, tendenzialmente morto nel periodo invernale si presenta nel suo essere “sempreverde” e si veste di oggetti fortemente legati alla vita: cibo e fiori.

Le case nobiliari d’Austria iniziano ad avere alberi di Natale decorati nel periodo natalizio e da qui la tradizione si diffonde in Francia, Gran Bretagna, Germania e Italia.

In ogni caso la moda parte sempre dalle famiglie regnanti che diffondono l’abitudine nel resto del Paese. Nel Regno Unito dobbiamo l’introduzione dell’albero dal consorte della regina Vittoria, di origine germanica, mentre in Italia alla Regina Margherita, che inizia a decorare un abete a palazzo.

Gli addobbi per l’albero

Come si è visto gli addobbi per l’albero erano fortemente simbolici, e alcuni, pur traslati, sono presenti ancora oggi.

Le palline di Natale altro non sono che la rappresentazione dei frutti, gli addobbi colorati dei fiori e le lucine elettriche hanno sostituito le candele.
Cibo, dolci, frutti e quindi vita e luce, sono elementi base nella vita delle persone e ripresentarli in un momento di morte apparente della natura hanno un valore fortemente simbolico.
Le giornate invernali tendono ad allungarsi dopo il solstizio e per questo motivo il riferimento alle luci è tanto importante.

L’albero di Natale oggi

Oggi giorno l’albero di Natale ha una duplice valenza: pubblica e privata.
Presente in quasi tutte le case, rappresenta un elemento imprescindibile nelle maggiori piazze delle nostre città.

All’abete naturale si è aggiunto l’albero artificiale o ecologico, che è spesso riproposto ogni anno nelle case, mentre nelle piazze, i grandi abeti sono talvolta sostituiti da istallazioni artificiali ricche di illuminazioni e decorazioni alternative.

Agli abeti tradizionali si sono poi aggiunti alberi capovolti, stilizzati, in forme e materiali alternative.
Rimane il fatto che l’albero di Natale è e rimane uno dei simboli più forti della Festa, al punto da essere stato realizzato anche sulla Stazione Spaziale Orbitante!